Aria di Ismene
da ALCESTE, opera in tre atti di Christoph Willibald Gluck su libretto di Raniero de’ Calzabigi. Prima rappresentazione: Vienna, Burgtheater, 26 dicembre 1767, qui nell’allestimento scenico della stagione del Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara.
Di straordinario interesse storico, la prefazione dell’Alceste è simbolo della riforma di Gluck e Calzabigi, nella quale vengono impostati e “riformati” alcuni punti riguardanti la gestione del dramma, la sinfonia d’ingresso, il divieto ai cantanti di ornare a proprio piacimento la propria parte, l’importanza dei cori, l’intera orchestrazione…: tutto deve avere funzione espressiva; lo stesso Gluck scrive: “la Musica ha il compito di servire il dramma.”
In questa bella produzione del marzo 2017, Francesco Lora ne “L’Ape Musicale” scrive: “esemplare per cura di fraseggio il mezzosoprano Veronica Filippi come Ismene”.